Dott. Massimo d'Angelo nutrizionista sportivo

Anoressia giovanile | Amata come una virtù

Anoressia giovanile | Amata come una virtù.

Anoressia giovanile: amata come una virtù.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’anoressia giovanile rappresenta la seconda causa di morte tra i giovani. 

E allora perché è così tanto amata dagli adolescenti?

Bisogna sapere che l’organismo umano, nelle prime fasi di forte restrizioni alimentari e conseguente calo del peso, subisce modificazioni biologiche a carico del sistema nervoso centrale, tra cui un aumento della produzione di endorfine, le quali suscitano stadi di benessere ed effetti di eccitazione paragonabili a quelli derivanti dall’uso di cocaina. 

I nuovi studi sulla comparsa dell’anoressia negli adolescenti

Con il passare del tempo, l’anoressia è divenuta un disturbo più complesso e la comparsa dei sintomi avviene già tra gli 11 e i 12 anni. La Società Italiana di Pediatria, evidenzia una preoccupate tendenza alle restrizioni alimentari già dagli 8 anni, specialmente nelle bambine.

Si è osservata anche una sorta di accelerazione sia nell’insorgenza che nella severità del problema che spesso esplode con la perdita di 10-15Kg nell’arco di due-tre mesi. Anche la fase successiva del disturbo, ovvero l’anoressia compulsiva, si evolve molto più rapidamente e la volontà di compiere atti autolesivi, quali tagliarsi, bruciarsi, grattarsi fino a ledere la cute, appare sempre più frequentemente tra i sintomi dei disturbo alimentare restrittivo. 

Anoressia giovanile.

Anoressia quando preoccuparsi

Alcune dinamiche familiari involontariamente finiscono per diventare complici del fenomeno patologico e quindi di alimentarlo. Forme sempre più iperprotettive e permissive, portano i genitori a diventare ostaggio del disturbo alimentare del figlio.

L’anoressia è un’armatura indossata per difendersi che si trasforma in una prigione dalla quale il giovane non sarà più in grado di evadere da solo. 

Per questo è opportuno non sottovalutare nessun sintomo potenzialmente riferibile all’anoressia giovanile:

➖ Una marcata restrizione alimentare relativa sia alla quantità che alla qualità dei cibi spesso mascherata da scelta ideologia.

➖ Nella maggioranza, il corpo viene vissuto con profonda vergogna, quasi nessuno indossa il costume oppure vestiti aderenti e quasi tutti evitano mare o piscine.

➖ Anche le relazioni interpersonali cambiano, si osserva un progressivo ritiro sociale per evitare il rischio di situazioni conviviali in cui potrebbe avvenire la perdita di controllo sulla restrizioni alimentare. Tale comportamento tende a radicalizzarsi sino al rifiuto di nutrirsi in presenza di altri, inclusi i familiari. 

➖ Ogni forma di piacere è vissuta come una condizione di pericolosa perdita di controllo, dal cibo iniziale fino anche ad inibire le spinte erotiche tipiche della prima adolescenza.

➖ Estrema attenzione a tutto ciò che è obbligo e impegno, vogliono essere i più rispettosi dei doveri ed i più bravi in classe, fino a quando le modalità cognitive si irrigidiscono in concomitanza con il peggiorare della patologia. 

Non vorrei inoltrarmi sulle specificità delle varianti dell’anoressia pediatrica, il messaggio è quello di comunicare ai genitori che, ogni fenomeno anomalo come una drastica riduzione del peso o modifica sensibilmente rilevante nelle relazioni sociali, necessita sempre di un approfondimento specialistico.

Dott. Massimo d’Angelo 

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